Al Premio delle Arti del Conservatorio di Musica "Luisa D'Annunzio" di Pescara dei giorni di venerdì 22 e sabato 23 settembre parteciperà anche Matteo Petronio del Conservatorio di Musica "Santa Cecilia" di Roma, allievo del Maestro Massimiliano Pitocco. Qui di seguito una breve intervista per conoscerlo meglio.
1. Matteo ci racconti come e quando è nata la storia d'amore con questo fantastico strumento chiamato Fisarmonica?
Non saprei dire un momento preciso, diciamo che ci sono nato un po' dentro dato che mio padre ha una scuola di fisarmonica a L'Aquila. Ho iniziato un po' per gioco da piccolissimo e piano piano è diventata una passione.
2. Ci racconti in breve la tua storia musicale?
Ho iniziato a studiare la fisarmonica con mia madre (fisarmonicista anche lei), poi ho continuato con mio padre Sergio con cui ho approfondito la tecnica del mantice (creata da André Thépaz). Adesso sto finendo il biennio a Roma con Massimiliano Pitocco. Nel frattempo ho partecipato a varie masterclass e concorsi in Italia e all'estero.
3. Cosa significa per te suonare la Fisarmonica?
Per me suonare la fisarmonica vuol dire far conoscere le possibilità di questo strumento, sia dal punto di vista prettamente tecnico dello strumento stesso, sia (e direi soprattutto) dal punto di vista del repertorio che si può affrontare. E poi è un modo per esprimersi, ma come qualsiasi altro strumento o arte in generale.
4. Dall'ingresso nei Conservatori Musicali nel 1992 ad oggi la Fisarmonica ne ha fatta di strada, il suo insegnamento si è allargato anche nelle Scuole Medie ad indirizzo musicale e nei Licei musicali, i concertisti hanno invaso sempre più Teatri e Sale da concerto. Cosa pensi si possa fare o si possa fare di più per rendere ancora più grande il movimento fisarmonicistico?
Sicuramente continuare su questa via, ma cercare di entrare di più in ambienti musicali, amalgamarsi di più con altri strumenti e con la musica in generale. Mi spiego meglio.. la maggior parte dei festival e concorsi di fisarmonica rimangono in un entourage fisarmonicistico e questo non giova ne a noi musicisti ne alla fisarmonica. A volte sembra che "il mondo della fisarmonica" sia distaccato dal resto della musica, e non è certamente positivo. Credo che su questo punto si possa e si debba fare di più.
5. Cosa immagini o speri per il futuro della Musica in Italia e nel Mondo?
Sposterei l'attenzione a chi ascolta musica (musicista e non) piuttosto che alla musica in generale. Mi aspetto e spero tanto che nei prossimi anni chi ascolta riesca a sentire la qualità di un esecutore. Mi riferisco principalmente alla qualità del suono che un esecutore fa uscire dal proprio strumento, non ci sono solo note e dinamiche. Due musicisti possono eseguire una stessa frase con note e dinamiche uguali, tutto sta nella qualità del suono di ogni singola nota. Molti non ci fanno caso (a volte anche i musicisti) ed è un peccato!
6. Qual è il tuo sogno musicale?
Il mio sogno è avere una bella carriera da concertista ed essere conosciuto come tale, incontrare e collaborare con musicisti di spessore. Per realizzarlo bisogna ovviamente studiare ed essere all'altezza in ogni occasione che si presenta davanti. Questo è il mio obbiettivo.
7. Secondo te cosa devono aspettarsi le persone che verranno a comporre il pubblico musicale in questo atteso evento di venerdì 22 e sabato 23 settembre chiamato "Premio delle arti di Fisarmonica" del Conservatorio di musica "L. D'Annunzio" di Pescara?
Sicuramente ascolteranno tanti giovani musicisti con differenti programmi. Potranno quindi ascoltare vari stili e generi musicali e sentire ciò che si può fare con la fisarmonica.
8. Grazie della tua disponibilità Matteo, ti lasciamo al tuo studio quotidiano. In bocca al lupo e mi raccomando facci sognare!
Crepi!
Al Premio Matteo ci farà ascoltare:
PROVA PRELIMINARE
“Sonata in sol maggiore”, K 201 di Domenico Scarlatti
“Passing III” di Martin Lohse
“Paesaggi d'autunno” di Anatoly Kusjakov
PROVA FINALE
“Preludio e fuga in mi minore”, BWV 879 di Johann Sebastian Bach
“Fantango” di Jukka Tiensuu
“Vocalise” di Sergei Rachmaninov
“Peer Gynt Fantasy” di Paavo Korpijaakko
Buon ascolto!!!