1. Michele ci racconti come e quando è nata la storia d'amore con questo fantastico strumento chiamato Fisarmonica? Ci racconti in breve la tua storia musicale?
All’età di 4 anni ho iniziato ad avere i primi contatti con la musica avvicinandomi al pianoforte, in seguito verso l’età di 8 anni mio nonno mi ha regalato una Fisarmonica che era la sua grande passione e, con le poche basi che avevo ottenuto studiando pianoforte, ho iniziato a suonare con la fisarmonica la stessa canzoncina che eseguivo al piano ottenendo un ottimo risultato. Di li a poco decisi subito di mettere da parte il pianoforte e di buttarmi sulla Fisarmonica. Il vero percorso musicale inizia all’età di 11 anni quando ho deciso di iniziare un percorso di studi con il M° Joselito Boldorini con l’intenzione di iscrivermi al Conservatorio di Pesaro. Infatti all’età di 13 anni mi sono iscritto al Conservatorio Rossini dove ho studiato e sto studiando ancora oggi sotto la guida del M° Paolo Vignani. Ho avuto modo di suonare in duo, in quartetto, in ensemble di fisarmonica. Per diversi anni insieme ad altri due fisarmonicisti abbiamo formato un trio esibendoci in varie occasioni, persino in Rai al programma uno mattina in famiglia in una gara tra conservatori. Di recente ho ottenuto la laurea Triennale di I° livello al conservatorio G.Rossini di Pesaro con 110. Ho frequentato Masterclass con i Maestri Rojac, Battiston e Scappini.
2. Cosa significa per te suonare la Fisarmonica?
Nel corso di questi anni ho avuto modo di ampliare le mie conoscenze sullo strumento capendo che è davvero uno strumento tutto fare, capace di portarti in giro per il mondo. È uno strumento che ti da un senso di forza, di potenza, perché suonandola capisci che tra la mani è come se avessi una piccola grande orchestra. Allo stesso tempo è uno strumento in grado di comunicare tantissime emozioni essendo a stretto contatto con chi lo suona. Il mantice è quella parte dello strumento gestita non dalle mani, ma dal CUORE di chi suona. Quindi suonare la fisarmonica significa esprimere le proprie emozioni nessuna esclusa.
3. Dall'ingresso nei Conservatori Musicali nel 1992 ad oggi la Fisarmonica ne ha fatta di strada, il suo insegnamento si è allargato anche nelle Scuole Medie ad indirizzo musicale e nei Licei musicali, i concertisti hanno invaso sempre più Teatri e Sale da concerto. Cosa pensi si possa fare o si possa fare di più per rendere ancora più grande il movimento fisarmonicistico?
A livello scolastico si potrebbero organizzare delle collaborazioni con le diverse fabbriche costruttrici di fisarmoniche oppure invitare fisarmonicisti ad esibirsi nelle scuole cercando di incuriosire i ragazzi avvicinandoli sempre più a questo armonioso strumento.
4. Cosa immagini o speri per il futuro della Musica in Italia e nel Mondo?
Beh sicuramente spero che la musica suonata dal vivo non finisca mai e che si continui a fare musica ovunque.
5. Qual è il tuo sogno musicale?
Il mio sogno musicale ad oggi è quello di migliorarmi sempre di più e una volta terminati gli studi del Biennio, sempre al conservatorio di Pesaro, mi piacerebbe riformare un trio di fisarmoniche per condividere la musica e quindi le mie e nostre emozioni con più persone possibili.
6. Secondo te cosa devono aspettarsi le persone che verranno a comporre il pubblico musicale in questo atteso evento di venerdì 22 e sabato 23 settembre chiamato "Premio delle arti di Fisarmonica" del Conservatorio di musica "L. D'Annunzio" di Pescara?
Spero che ci sia tanto pubblico e che non si aspettino niente, l’unica cosa che vorrei dal pubblico è che abbia tanta voglia di ascoltare e di godersi della buona musica magari in compagnia di amici. Quindi mi sento di augurare BUONA MUSICA a tutti coloro che parteciperanno come pubblico.
7. Grazie della tua disponibilità Michele, ti lasciamo al tuo studio quotidiano. In bocca al lupo e mi raccomando facci sognare!
Grazie a tutti.
Al Premio Francesco ci farà ascoltare:
PROVA PRELIMINARE
“Sonata in Re minore”, K 141 di Domenico Scarlatti
“Preludio e Fuga in Mi minore”, BWV 533 di Johann Sebastian Bach
“Capriccio” di Albin Repnikov
PROVA FINALE
“Preludio e Fuga in La minore” di Matyas Seiber
“Berceuse” di Krzysztof Olczak
“Sonata n° 3” (IV movimento) di Vladislav Solotarev
Buon ascolto!!!